Articolo del 18/05/2023
La TAC è una una tecnica di diagnostica per immagini che sfrutta radiazioni ionizzanti. È stata introdotta nei primi anni ’70 e, in particolare, è stata utilizzata per la TAC cerebrale, per la quale Sir Godfrey Hounsfield ha ricevuto il premio Nobel. Questa tecnologia consente di visualizzare il corpo umano in sezioni dettagliate (tomografia) seguendo piani assiali, coronali e sagittali.
Spesso, durante una TAC, viene somministrato un mezzo di contrasto iodato per via endovenosa, soprattutto nelle scansioni dell’addome, del torace, del cranio o dei vasi sanguigni. In tali situazioni, è necessario digiunare per almeno 6 ore prima dell’esame e sottoporsi a esami del sangue per verificare la funzionalità renale. L’uso del mezzo di contrasto comporta un rischio di reazioni allergiche, sebbene questo rischio sia generalmente molto basso.
Approfondiamo l’argomento con il Dott. Carlo Giannetti, radiologo della Clinica Fabia Mater.
A cosa serve LA TAC?
La TAC è una tecnica di imaging di secondo livello, spesso prescritta dopo radiografie, ecografie o consultazioni specialistiche. Trova ampio impiego nella ricerca di tumori primari e metastasi, nonché nello studio del sistema nervoso centrale, dei vasi sanguigni, dell’apparato urinario e delle arcate dentali. La TAC fornisce immagini dettagliate che sono cruciali per la diagnosi e la gestione di diverse condizioni mediche.
Come funziona la TAC?
Durante una TAC, il paziente viene posizionato su un tavolo che scorre all’interno di una macchina a forma di anello chiamata scanner. L’apparato emette sottili fasci di raggi X attraverso il corpo del paziente.
TAC con mezzo di contrasto
L’uso del mezzo di contrasto permette di evidenziare meglio le strutture e le anomalie nei tessuti durante la TAC, consentendo di fare diagnosi più accurate e di pianificare trattamenti appropriati. Tuttavia, è importante notare che l’uso del mezzo di contrasto può comportare alcuni rischi e richiede una valutazione accurata dei potenziali benefici e dei rischi da parte del medico curante prima della procedura.
Quali sono le controindicazioni?
Non ci sono specifiche avvertenze o restrizioni particolari per la realizzazione di una TAC. Tuttavia, è importante tenere presente che la TAC impiega radiazioni ionizzanti, quindi è consigliabile limitarne l’uso nelle donne in gravidanza e nei pazienti pediatrici, utilizzandola solo quando è strettamente necessario. L’impiego di un mezzo di contrasto può essere sconsigliato in casi di reazioni allergiche pregresse al contrasto, problemi renali, grave insufficienza cardiaca e altre situazioni rare.
Tipologie di TAC
Eseguiamo una varietà di esami TAC, ciascuno mirato a uno scopo specifico e a una regione anatomica specifica:
- TAC cranica: Questo esame consente di studiare in dettaglio le ossa del cranio, il cervello e i vasi sanguigni che lo alimentano.
- Uro TAC: Questo tipo di TAC, utilizzando un agente di contrasto speciale, permette di analizzare in dettaglio l’anatomia e la funzione dei reni, degli ureteri e della vescica nell’apparato urinario.
- TAC addominale: Questa procedura consente una valutazione accurata della salute degli organi e dei vasi sanguigni nell’addome e nella pelvi.
- TAC torace: Questo esame è utile per studiare le condizioni di salute dei polmoni, del mediastino e delle strutture vascolari adiacenti.
- Dentascan: Questo metodo di acquisizione di immagini tridimensionali è essenziale per la pianificazione di interventi a livello mascellare e mandibolare ed è uno strumento fondamentale per la pianificazione delle procedure di riabilitazione implantare.
Ogni tipo di TAC è progettato per fornire informazioni dettagliate su una specifica area del corpo, consentendo ai medici di effettuare diagnosi accurate e pianificare trattamenti appropriati.