Articolo del 23/11/2022
Prevenzione urologica: cosa sapere
Novembre è il mese della prevenzione urologica.
Un corretto stile di vita è fondamentale per il benessere del corpo, e le visite urologiche regolari sono importanti, anche quando non si avvertono sintomi o disturbi, per monitorare la propria salute. Parliamo di questo con il Dott. Manlio Cappa della clinica Fabia Mater.
Molte volte, gli uomini sono ansiosi all’idea di sottoporsi a una visita urologica perché non conoscono la sua natura e si lasciano influenzare da idee sbagliate.
Spesso sottovalutano quanto sia cruciale questo tipo di controllo per la preservazione della loro salute, poiché può aiutare a individuare o escludere possibili disfunzioni. La visita urologica è principalmente finalizzata all’analisi della prostata, una ghiandola situata sotto la vescica e davanti al retto.
La prostata non ha una funzione urinaria, ma è responsabile della produzione di gran parte del liquido seminale ed è quindi coinvolta nell’atto dell’eiaculazione.
La prostata subisce dei cambiamenti nel corso della vita: a partire dai 40-50 anni, si verificano modificazioni nel tessuto prostatico che comportano la formazione di nuove cellule benigna che si moltiplicano, creando un nucleo centrale che aumenta il volume prostatico. Questo fenomeno è noto come “ipertrofia prostatica benigna”.
La visita urologica
La visita urologica è indubbiamente un passo importante per la salute degli uomini, specialmente dopo i 50 anni o prima se ci sono fattori di rischio, come la familiarità per il tumore prostatico. È un momento in cui uno specialista può valutare la salute generale dei genitali maschili, compresa la prostata, oltre a valutare la funzione urinaria e sessuale.
È fondamentale sottolineare che non tutti i sintomi urologici sono ovvi o associati a un problema grave. Alcuni sintomi urinari, come la nicturia (urinare spesso di notte) o il flusso urinario debole, possono essere attribuiti all’IPB benigno. Tuttavia, questi sintomi potrebbero anche essere causati da altre condizioni, compreso il cancro alla prostata. Pertanto, una valutazione da parte di uno specialista può aiutare a stabilire la causa e adottare un piano di trattamento appropriato.
Come si svolge la visita urologica
“Secondo il professionista, durante la consulenza specializzata nell’ambito dell’urologia, vengono eseguite diverse manovre per valutare la condizione generale dei reni, delle vie urinarie e dell’apparato riproduttivo maschile.
Questo momento può generare ansia ed imbarazzo nei pazienti, più di quanto accada con altre visite mediche, poiché si concentrano su zone sensibili ed intime del nostro corpo.
Tuttavia, se la visita viene condotta con attenzione e senza fretta, il paziente generalmente non dovrebbe provare alcun dolore. Nel caso in cui il paziente abbia una condizione dolorosa, il medico chiarisce che è possibile avvertire un lieve disagio durante la palpazione delle aree sensibili. In questi casi, il medico sarà particolarmente attento e delicato nel condurre l’esame, riconoscendo il problema e procedendo con estrema cautela.”
Durante la visita, si inizia con un colloquio denominato anamnesi, in cui lo specialista raccoglie informazioni dettagliate sul motivo della visita e sulla storia clinica personale del paziente. Inizialmente, il medico esplora i sintomi, cercando di ottenere informazioni come:
- La natura dei sintomi attualmente presenti
- Quando sono comparsi per la prima volta
- Se si sono verificati in passato o se è la prima volta che si manifestano
- Se il paziente sperimenta dolore in qualche parte o ha problemi durante la minzione
Successivamente, si procede con una valutazione della storia clinica del paziente, che comprende:
- Abitudini di vita quotidiana
- Stile di vita
- Tipo di lavoro
- Alimentazione
- Interventi chirurgici precedenti
- Storia familiare di malattie urologiche
- Uso di farmaci che potrebbero influenzare il funzionamento dell’apparato urinario
- Eventuali altre abitudini, come il fumo o il consumo di alcol
La visita urologica prosegue poi con l’esame obiettivo, che varia a seconda del sesso del paziente. Nel caso degli uomini, il medico si concentra sulla zona inferiore dell’addome e sugli organi genitali esterni. Viene eseguita una palpazione rettale per valutare lo stato di salute della prostata.
Visita urologica: ogni quanto andrebbe fatta
Le visite urologiche dovrebbero essere effettuate da tutti gli uomini di età superiore ai 40 anni. La frequenza di questi esami può essere personalizzata in base alle indicazioni fornite dal medico specialista, soprattutto quando sono presenti fattori di rischio come l’obesità, il tabagismo e una storia familiare di patologie urologiche, in particolare il cancro alla prostata.