Articolo del 18/07/2023
Il cancro al seno è la forma di tumore più comune tra le donne. La combinazione di mammografia ed ecografia offre a tutte le donne la possibilità di sottoporsi a due importanti test diagnostici per individuare il cancro al seno in una fase precoce.
Ne abbiamo parlato con il Prof. Gioachino La Vecchia, radiologo della Clinica Fabia Mater.
Perchè combinare mammografia ed ecografia mammaria?
La mammografia e l’ecografia mammaria sono due metodiche diagnostiche complementari utilizzate per la precoce individuazione del tumore al seno. Solitamente, questa combinazione di esami è consigliata per le donne di età pari o superiore a 40 anni
Entrambi gli esami, la mammografia e l’ecografia mammaria, sono generalmente raccomandati essere eseguiti idealmente ogni 12 mesi per la sorveglianza regolare del seno e la ricerca precoce di eventuali cambiamenti o anomalie. Tuttavia, il piano di screening può variare a seconda della situazione individuale e delle raccomandazioni mediche specifiche. Le donne dovrebbero discutere con il loro medico su quale sia il programma di screening più appropriato per loro, in base all’età, alla storia familiare e ad altri fattori di rischio.
Mammografia
La mammografia è un esame fondamentale esame fondamentale per la prevenzione del tumore al seno. In genere, la mammografia viene raccomandata per le donne a partire dai 40 anni, ma la frequenza dei controlli successivi può variare in base a diversi fattori, tra cui la valutazione del radiologo e il grado di densità della mammella. Le raccomandazioni specifiche possono essere personalizzate in base alla storia clinica e alle caratteristiche individuali della paziente.
Come si effettua l’esame?
L’esame viene eseguito utilizzando un mammografo, un apparecchio in grado di emettere un fascio di raggi X direttamente sulla mammella per ottenere una valutazione dettagliata della sua struttura e morfologia.
Nel corso dell’esame, la mammella viene posizionata su un piano speciale, chiamato detettore, e successivamente viene compressa tramite una piastra di plastica, nota come compressore. Questa compressione dura solo pochi secondi ma è essenziale per garantire l’immobilità della mammella durante l’acquisizione delle immagini radiografiche.
La compressione della mammella ha il duplice scopo di mantenere l’immobilità e di consentire l’uso di dosi di radiazioni più basse, il tutto per ottenere un’immagine di alta qualità. Questo approccio è fondamentale per la diagnosi precoce e accurata del tumore al seno.
È doloroso?
Solitamente la mammografia non è un esame doloroso e si esegue, di norma, senza l’ausilio di anestesie o sedazioni.
Ecografia Mammaria
L’ecografia mammaria utilizza ultrasuoni ed è principalmente finalizzato a diagnosticare noduli (che possono essere benigni o maligni) nella ghiandola mammaria, l’infiammazione della ghiandola e a valutare eventuali alterazioni nei linfonodi del cavo ascellare.
L’ecografia mammaria serve principalmente a complementare la precisione diagnostica della mammografia e a migliorarne la sensibilità. Nelle pazienti giovani, in particolare quelle con meno di 40 anni, rappresenta un importante strumento diagnostico aggiuntivo durante la visita senologica.
Durante l’esame, la paziente si sdraia sulla schiena con le mani dietro la testa, e un gel viene applicato sulla pelle per migliorare la trasmissione degli ultrasuoni. L’ecografia al seno è generalmente un esame indolore e innocuo, che può causare solo un lieve disagio nelle pazienti particolarmente sensibili.