Articolo del 07/06/2023
I sintomi principali della cataratta comprendono una visione sfocata e la progressiva perdita della capacità visiva. Questi sintomi derivano dall’opacizzazione del cristallino, la lente situata all’interno dell’occhio dietro l’iride, che, insieme alla cornea, aiuta a mettere a fuoco le immagini sulla retina. La luminosità dei fari e la luce solare possono diventare sempre più fastidiose, la visione notturna può diventare problematica, e a volte si possono percepire le immagini come duplicate.
Come intervenire? Quali sono le innovazioni in campo chirurgico? La parola alla Prof.ssa Appolloni, responsabile dell’Oculistica della Fabia Mater.
I sintomi e la diagnosi
L’opacizzazione progressiva del cristallino è comunemente associata a sintomi come la visione annebbiata. Alcuni pazienti possono anche sperimentare sensazioni di abbagliamento quando sono esposti alla luce diretta, sdoppiamento delle immagini, una percezione peggiorata dei colori e talvolta una temporanea e apparente miglioramento della visione da vicino nei pazienti presbiti.
La diagnosi della cataratta viene effettuata durante una visita specialistica che comprende una serie di esami. Questi includono la valutazione della refrazione (la capacità dell’occhio di mettere a fuoco), l’analisi dell’acutezza visiva, la misurazione della pressione intraoculare e l’esame del segmento anteriore e posteriore dell’occhio.
Inoltre, per diagnosticare eventuali patologie associate alla cornea e alla macula (la parte centrale della retina), possono essere utilizzate metodiche diagnostiche più avanzate come la biomicroscopia endoteliale e la tomografia ottica (OCT). Questi esami aiutano a escludere altre condizioni oculari che potrebbero essere presenti insieme alla cataratta.
Dalla chirurgia tradizionale al Laser Femtosecondi
L’unico trattamento efficace per la cataratta è l’intervento chirurgico. Questa procedura delicata di microchirurgia comporta la rimozione delle porzioni opache del cristallino, mantenendo intatta la sua capsula. Successivamente, si inserisce un cristallino artificiale nella posizione anatomica originale.
La scelta del potere del cristallino artificiale da utilizzare viene concordata con il paziente ed è fondamentale per il recupero visivo ottimale. Ci sono due tecniche principali per eseguire l’intervento di rimozione del cristallino opaco: l’utilizzo esclusivo degli ultrasuoni o una combinazione di ultrasuoni e laser a femtosecondi.
“In Fabia Mater l’intervento viene eseguito con le apparecchiature più moderne che sfruttano gli ultrasuoni per emulsionare e aspirare le parti opache del cristallino, nota come facoemulsificazione. Questa procedura va dalle incisioni corneali con bisturi fino alla facoemulsificazione del cristallino ed è completamente manuale.
Il centro Oculistico in Fabia Mater
Il Centro oculistico è un polo di eccellenza e punto di riferimento per l’interno territorio romano, dotato delle migliori tecnologie che supportano il medico sia nella diagnosi sia durante l’intervento chirurgico.
La parola chiave del Centro sembra essere il “percorso” e il “benessere” del paziente. Ciò implica un approccio centrato sul paziente, con l’obiettivo di fornire un trattamento completo e integrato che tenga conto delle esigenze individuali di ciascun paziente.
Per ogni paziente, sviluppiamo ha protocolli di cura ben definiti, che sono osservati da tutto il personale medico. Questo garantisce un trattamento coerente e basato su evidenze scientifiche.