Articolo del 11/07/2023
La polipectomia endoscopica è una procedura finalizzata alla rimozione dei polipi dalla mucosa del tubo digerente attraverso l’utilizzo di un endoscopio. Questo strumento ottico, di solito impiegato a scopo diagnostico, assume in questo contesto una funzione terapeutica. L’endoscopio è costituito da un tubo flessibile nel quale viene inserita una sottile sonda con un’estremità a forma di cappio. Quest’ultima viene posizionata alla base del polipo in modo da permetterne il taglio una volta che il cappio è stato stretto correttamente.
Questa procedura consente la rimozione dei polipi senza ricorrere alla chirurgia tradizionale, come si faceva in passato. Il Prof. Nudo, primario del Reparto di Chirurgia Generale e di Endoscopica Digestiva della Clinica Fabia Mater, approfondisce l’argomento.
Perché sottoporsi a polipectomia?
La decisione di sottoporsi a una polipectomia è motivata dalla presenza di polipi intestinali, che sono escrescenze morbide sulla mucosa dell’intestino, particolarmente comuni dopo i 50 anni. Alcuni di questi polipi, chiamati adenomi, possono evolvere lentamente in tumori maligni o causare problemi come sanguinamenti o occlusioni intestinali.
È ormai consolidato che la maggior parte dei tumori maligni dell’intestino si sviluppa da polipi. Le caratteristiche del polipo osservate durante la colonscopia determinano le probabilità di trasformazione maligna. Se necessario, il medico può decidere di asportare immediatamente il polipo durante la colonscopia, evitando ulteriori indagini.
La polipectomia endoscopica
La polipectomia endoscopica, grazie allo schermo ad alta risoluzione collegato all’endoscopio, consente una visione dettagliata dei polipi e della loro rimozione. È essenziale rimuovere completamente il polipo per prevenire la sua ricrescita. In genere, la polipectomia endoscopica risolve il problema, ma in casi rari in cui il polipo è cancerizzato, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico.
La procedura può essere eseguita attraverso due accessi distinti: l’esofagogastroduodenoscopia (via bocca) per trattare polipi nell’esofago, stomaco e intestino tenue prossimale, e la colonscopia (via retto) per trattare polipi nell’intestino crasso e nell’ultimo tratto dell’intestino tenue.
Preparazione all’intervento
Prima dell’intervento, è richiesta una preparazione, inclusa la verifica della coagulazione del sangue e una dieta speciale. Il paziente potrebbe essere sottoposto a sedazione con benzodiazepine durante l’intervento.
Dopo la polipectomia, è importante seguire indicazioni specifiche per l’alimentazione e altre precauzioni, come evitare farmaci specifici e sforzi addominali. In caso di sintomi come perdite di sangue, è fondamentale contattare il medico curante e seguire le istruzioni fornite.
Alimentazione
Verranno inoltre, fornite delle indicazioni per la pulizia adeguata del colon che vanno rispettate con serietà, pena il posticipo dell’esame, ovvero:
evitare alimenti con scorie come frutta, verdura, legumi;
digiunare dalle 8 ore prima dell’intervento, evitando anche l’acqua;
assumere lassativi specifici il giorno prima.
L’intervento verrà effettuato sotto sedazione da benzodiazepine.
Polipectomia endoscopica: il postoperatorio
Vista e considerata la zona interessata, per qualche giorno sarà necessario fare attenzione alla propria alimentazione, che verrà comunque indicata nel dettaglio dal medico.
A discrezione del medico, nei giorni successivi dopo l’intervento potrà essere necessario:
portare avanti una dieta a base di cibi morbidi e senza scorie;
mantenere la pressione arteriosa a livelli normali;
evitare farmaci anti-infiammatori, anti-coagulanti, anti-aggreganti;
evitare sforzi addominali.
Se dovessero manifestarsi perdite di sangue dall’ano e altri sintomi è doveroso ricontattare il medico curante e riprendere il digiuno fino alla visita di controllo.